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Cos’è l’artiglio del diavolo?

artiglio del diavolo

L’artiglio del diavolo è una pianta molto apprezzata per le sue proprietà antinfiammatorie e analgesiche, una specie che fa parte della famiglia delle Pedaliaceae ed è conosciuta con il nome scientifico di Harpagophytum procumbens. Questa pianta perenne è originaria dell’Africa, in particolare è presente nella zona meridionale e orientale del continente e soprattutto in Sudafrica. 

Il nome così strano è dovuto alla forma dei frutti, i quali sono caratterizzati da una serie di protuberanze la cui forma ricorda quella degli uncini, da cui la dicitura comune di artiglio del diavolo. Questi filamenti legnosi sono molto duri, infatti se calpestati inavvertitamente causano un forte dolore, ad ogni modo i benefici della pianta sono noti da centinaia di anni con un uso diffuso tra le popolazioni africane.

Le proprietà dell’artiglio del diavolo

L’elemento utile per le sue numerose proprietà sono le radici dell’artiglio del diavolo, dalla cui lavorazione si possono ottenere creme, unguenti, pomate, tinture e compresse. Questa pianta vanta ottime capacità antinfiammatorie, in quanto le sostanze contenute all’interno come le Harpagosidi svolgono un’azione antipiretica e analgesica utile per trattare una serie di lesioni e irritazioni. 

Allo stesso tempo viene impiegato come rimedio naturale fisioterapico, poiché secondo recenti studi scientifici l’artiglio del diavolo presenta proprietà importanti nel contrasto del colesterolo e degli eccessi di acido urico. Nota da sempre nella medicina tradizionale, oggi questa pianta è molto presente tra i prodotti naturali per il trattamento delle infiammazioni e di altri dolori. 

A cosa serve l’artiglio del diavolo e come usarlo

L’artiglio del diavolo può essere assunto sia per via orale, ad esempio tramite capsule o compresse per terapie brevi in genere fino a 2 settimane, oppure per uso esterno sotto forma di gel o creme. Ad esempio, un prodotto molto popolare è la pomata con artiglio del diavolo, da utilizzare per lenire i dolori provocati da artriti (contro le quali un valido aiuto è anche la quercetina) , mal di schiena e mal di testa per accelerare la guarigione e dare un sollievo immediato.

Inoltre, questa pianta può essere impiegata contro le tendiniti, la sciatica, l’artrite reumatoide, l’artrosi, i dolori alla cervicale e le piccole contusioni. In più il vegetale favorisce i succhi di gastrici stimolandone la produzione da parte dell’organismo, proponendosi come un rimedio adatto per diminuire il livello di colesterolo nel sangue in modo naturale. 

Per usare l’artiglio del diavolo in pomata basta prendere un po’ di prodotto, applicarlo dove si sente dolore e farlo assorbire massaggiando la parte con dei movimenti lenti e circolari. Come tintura madre può essere assunto tramite compresse, oppure attraverso la preparazione di tisane naturali, rispettando sempre le dosi e le modalità indicate nella confezione. 

Artiglio del diavolo: controindicazioni

Come tutte le specie vegetali anche l’artiglio del diavolo presenta delle controindicazioni, strettamente legate alle sue proprietà. Ad esempio, gli estratti di questa pianta non devono essere utilizzati dalle persone che soffrono di gastrite, in quanto causano un aumento nella produzione di succhi gastrici e bile che possono provocare problemi agli individui con disturbi dell’apparato digerente.

Allo stesso modo non va usato dalle persone con ulcere, dai soggetti diabetici e dalle donne in gravidanza per le quali è sconsigliato l’impiego. I prodotti con artiglio del diavolo, nella fattispecie quelli proposti in compresse e capsule, potrebbero interferire con i medicinali anticoagulanti, perciò chi ne fa uso non deve assumere anche prodotti con questo vegetale.